SOCIAL
INDIRIZZO
Via Lessolo 32
10153 Torino
P.IVA 11521680014
CONTATTO
Tel.: 011.427 62 28
info@GruppoCasaPiemonte.it
IL BAGNO
Sembrerebbe
che
la
stanza
più
importante
della
casa
sia
diventata
il
bagno
e
per
chi
è
alla
ricerca
della
nuova
casa
è
condizione
sempre
più
richiesta
averne
almeno
due.
Il
mercato
quindi
si
è
dovuto
adattare
sull'onda
di
questo
trend
ricalibrando
l'offerta
e
avvicinandosi
sempre
di
più
agli
standard
dei
centri
benessere.
La
ricerca
del
benessere
si
esprime
attraverso
soluzioni
capaci
di
integrarsi
facilmente
nei
contesti
esistenti.
In
questo
senso
molto
apprezzate
sono
le
soluzioni
modulari,
pensate
per
adattarsi
agli
spazi
non
sempre
ampi
dei
bagni
di
oggi.
Le
docce
già
a
dimensioni
standard
abbinano
trattamenti
a
base
di
vapore
a
soffioni
multigetto
che
dialogano
con
sistemi
audio
e
luce
integrati,
per
un’esperienza
di
benessere
che
tocca
i
cinque
sensi.
Le
vasche,
invece,
per
dimensioni
e
dotazioni,
si
avvicinano
a
minipiscine.
Dal
punto
di
vista
estetico,
i
modelli
più
avanzati
nascondono
i
bocchettoni
alla
vista
per
ottenere
un
design
più
essenziale.
Grazie
a
intercapedini
laterali
che
raccolgono
l'acqua
in
un
serbatoio
e
la
rimettono
in
circolo
continuamente,
proprio
come
nelle
piscine,
l'acqua
viene
mantenuta
a
sfioro.
Inoltre,
le
vasche
di
ultima
generazione,
sul
fronte
della
sicurezza
adottano
accorgimenti
utili
come
l'autopulizia
dei
filtri
ed
un
sistema
di
riscaldamento
che mantenendo la temperatura costante fa si che l'acqua arrivi sempre sanificata.
RIFACIMENTO BAGNO
Mano d'opera abilitata e specializzata, rispetto delle regole previste, interventi a norma e ben
eseguiti,
queste
sono
solo
alcune
delle
regole
principali
che
vanno
seguite
per
assicurarci
la
buona
riuscita
nel
rifacimento
del
nostro
bagno,
bloccare
i
lavori
o
addirittura
dover
rifare
tutto
da
capo
sono gli imprevisti che possono capitarci se scegliamo senza criterio chi deve eseguire i lavori.
•
Per
rinnovare
l’estetica
del
locale
senza
rompere
o
demolire,
ai
vecchi
pavimenti
si
possono
sovrapporre
quelli
nuovi,
ma
scegliendo
lastre
di
gres
con
spessore
di
soli
2-3
mm,
che
sono
proprio
adatte
a
questo
scopo.
Per
le
pareti,
oltre
a
questa
soluzione
ce
ne
è
un’altra:
prodotti
particolari,
quali
i
rasanti
impermeabilizzanti,
si
possono
utilizzare
come
pitture
per
coprire
le
vecchie piastrelle, purché integre, con ottimi risultati.
•
Si
sostituiscono
i
sanitari?
Per
limitare
l’intervento
scegliere
i
nuovi
elementi
con
attacchi
agli
impianti compatibili con le predisposizioni esistenti. Lo stesso per rubinetti, vasca, doccia.
•
Nei
bagni
le
pareti
devono
essere
rivestite
con
materiale
impermeabile,
liscio,
lavabile
e
resistente
(come
la
ceramica
per
esempio);
talvolta
la
normativa
stabilisce
anche
fino
a
che
altezza
(a
Milano
sino
a180
cm,
quindi
meglio
informarsi).
E
il
soffitto
deve
essere
rifinito
con
un
prodotto traspirante.
•
Bidet
e
vaso
affiancati:
una
sistemazione
da
preferire
perché
la
più
comoda
ed
esteticamente
gradevole.
Servono
120
cm
sulla
parete.
Quando
tale
spazio
non
c’è,
si
è
obbligati
a
sistemare
i
sanitari
uno
di
fronte
all’altro,
con
una
serie
di
accorgimenti:
poiché
lo
scarico
del
bidet
va
collegato
a
quello
del
vaso,
bisogna
garantire
al
tubo
l’idonea
pendenza
(1
cm
per
ogni
metro
lineare);
conviene
scegliere
modelli
a
profondità
contenuta
che
lasciano
tra
i
due
elementi
più
spazio
libero.
Ce
ne
sono
anche da 45 cm oltre che da 50 cm: rispetto alla misura standard di 55-57 cm si guadagnano fino a 12 cm.
•
Terminata
la
posa
degli
impianti
idrico
ed
elettrico,
ma
prima
di
ripristinare
i
sottofondi
e
di
applicare
finiture
e
rivestimenti,
conviene
scattare
una
serie
di
fotografie
a
tubazioni
e
cavi.
Avere
una
traccia
reale
degli
schemi
tecnici
effettivamente
realizzati
si
rivelerà
utile
nel
tempo,
in
caso
di
contestazioni,
perdite, guasti ma anche solo se si devono ampliare o estendere gli impianti.
•
Molti
Comuni
prescrivono
che
l’ambiente
contenente
il
vaso
igienico
sia
disimpegnato
dalla
cucina
tramite
apposito
vano
(che
può
essere
antibagno,
corridoio, atrio), delimitato da serramenti. Nell’antibagno generalmente si può mettere il lavabo.
•
In
alcune
zone
del
bagno,
sulla
stessa
parete
convergono
l’impianto
idrico
e
quello
elettrico:
per
la
sicurezza
è
obbligatorio
rispettare
le
norme
previste
che
disciplinano
progettazione
e
realizzazione
(come
la
norma
Cei
64-8).
In
prossimità
dei
lavandini,
per
esempio,
le
prese
elettriche
vanno
protette
con
un interruttore differenziale da incasso.
•
Per
avere
le
pareti
quanto
più
possibile
libere
da
componenti
tecniche,
spesso
conviene
optare
per
schemi
di
impianti
a
pavimento
in
cui
tutti
i
condotti
sono
posati
a
terra
e
utilizzano
parzialmente
solo
la
fascia
inferiore
dei
muri.
È
una
soluzione
attuabile
quando
si
ristruttura
completamente
il
locale,
perché richiede la rimozione totale dei rivestimenti e dei sottofondi.
•
In
alcuni
casi
i
Regolamenti
ammettono
che
il
bagno
sia
privo
di
finestra,
purché
dotato
di
apparecchio
per
l’aerazione
meccanica
attivata;
facendo
riferimento
a
Milano:
quando
l’abitazione
ha
superficie
inferiore
a
70
mq
e
una
sola
camera
da
letto
oppure
quando
c’è
un
altro
bagno
aero
illuminato in modo naturale.
•
Anche
la
superficie
dei
bagni
è
stabilita
da
normative
locali
quali
il
Regolamento
edilizio
e
quello
di
Igiene
edilizia.
A
Milano
per
esempio
le
misure
sono:
3,5
mq
per
il
bagno
principale
(o
l’unico)
e
2
mq
per
il
secondo.
Quando
si
modificano
le
dimensioni
di
un
bagno
esistente
e
anche
quando
se
ne
ricava
uno
nuovo,
è
necessario
attenersi
ai
valori
previsti
da
tali
regolamenti,
che
sono
reperibili
presso
l’ufficio
tecnico
del
Comune
RICHIEDI INFORMAZIONI